Il linguaggio poetico suscita da sempre molta curiosità nei bambini di qualsiasi età, perché è divertente con le sue rime, a volte strano, (nonsense), a volte misterioso, in quanto alcune immagini riportate non sempre sono d’immediata comprensione. Le poesie, e ancor più le filastrocche nel primo biennio della scuola primaria, facilitano l’apprendimento mnemonico e di nuovi concetti, suscitano sensazioni, emozioni, sentimenti, si legano subito alle immagini e ne suscitano di nuove. Ma quali valide strategie adottare per fare in modo che i bambini di prima e seconda classe, possano capire la differenza tra le strofe e i versi e comprendere la magia delle rime? Per raggiungere tale obiettivo, ho consegnato ai piccoli dei rettangoli di cartoncino di colori differenti, uno per ogni strofa della poesia che dovevano ri-comporre, e che hanno attaccato sul quaderno a distanza dello spazio di un rigo uno dall'altro. Sopra ogni cartoncino ho fatto riportare l’indicazione “STROFA A”, ...