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Visualizzazione dei post da 2018

POESIA S...COMPOSTA per distinguere strofe, versi e rime

Il linguaggio poetico suscita da sempre molta curiosità nei bambini di qualsiasi età, perché è divertente con le sue rime, a volte strano, (nonsense), a volte misterioso, in quanto alcune immagini riportate non sempre sono d’immediata comprensione.   Le poesie, e ancor più le filastrocche nel primo biennio della scuola primaria, facilitano l’apprendimento mnemonico e di nuovi concetti, suscitano sensazioni, emozioni, sentimenti, si legano subito alle immagini e ne suscitano di nuove. Ma quali valide strategie adottare per fare in modo che i bambini di prima e seconda classe, possano capire la differenza tra le strofe e i versi e comprendere la magia delle rime? Per raggiungere tale obiettivo, ho consegnato ai piccoli dei rettangoli di cartoncino di colori differenti, uno per ogni strofa della poesia che dovevano ri-comporre, e che hanno attaccato sul quaderno a distanza dello spazio di un rigo uno dall'altro. Sopra ogni cartoncino ho fatto riportare l’indicazione “STROFA A”, ...

Inizia la scuola

Il primo giorno della scuola primaria, per tutte le classi, rimane sempre magico e memorabile. Curare ogni dettaglio per questa occasione è uno dei nostri impegni di insegnanti, con l’inizio di ogni nuovo anno scolastico. Si comincia con l’allestimento di classi e corridoi, per rendere l’ambiente più confortevole, allegro e gioioso possibile. I bambini devono cogliere, anche in questo lavoro fatto con cura e attenzione dagli insegnanti, un gesto di amore nei loro confronti, devono vedere appagata la loro voglia di accoglienza e la garanzia di essere in un posto di cui aver fiducia. Quest'anno ci siamo concentrati sulle vacanze, sui luoghi, sui fatti accaduti e i bambini hanno raccontato la loro vacanza attraverso un “gioco dell’oca” particolare che li ha particolarmente affascinati e divertiti, tanto da richiedere di rifarlo nei giorni successivi. Un altro simpatico lavoro che ha consentito ai bambini di raccontare la loro esperienza estiva è stato que...

LUNA...BORTOLATO e il metodo analogico

Ho imparato ad apprezzare Camillo Bortolato e il suo metodo analogico nel corso di questi anni, pur applicandolo poco nella mia didattica. “E’ un metodo formativo innovativo che applica all'apprendimento la percezione a colpo d’occhio, attivando le capacità intuitive dei bambini. Utilizzando metafore e analogie, simmetrie e contrasto di simmetrie, i bambini scoprono e apprendono nuovi concetti, senza sforzo, con la stessa naturalezza con cui imparano a parlare, a giocare, ad usare le nuove tecnologie ”. Dallo scorso anno, in prima classe, ho voluto seguire la proposta metodologica, estesa da poco anche alla lettura e alla scrittura. Ho acquistato l’alfabetiere murale e, fin dal primo giorno di scuola, ho presentato l’alfabeto tutto insieme, assieme ai digrammi e ai trigrammi che da gruppi di parola diventano icone, per essere più facilmente memorizzati, individuati e decodificati. I bambini hanno appreso “magicamente” tutto in pochi giorni e non immaginate la loro gioia nel consta...

Maestra! Ho finito!

Non dico nulla di nuovo, quando scrivo che i bambini non sono tutti uguali: ci sono personalità diverse, con attitudini differenziate, con modi e tempi diversi di imparare, ma anche di approcciarsi al lavoro. Lungi da me dover fare in questo blog disquisizioni di carattere pedagogico o psicologico: il mio è solo il punto di vista di un’insegnante che ama il suo lavoro e che, oltre a impegnarsi per farlo bene, escogita strategie giocose e produce strumenti per agevolare tutti, ma proprio tutti, i bambini della propria classe.   Quanti di noi hanno a che fare con bambini che mostrano un procedere più lento nell'apprendimento, ma anche nell'esecuzione, vuoi per difficoltà intrinseche, vuoi solo perché amano la precisione...e, di contro, si trovano nella stessa classe con altri bambini super-veloci che non fanno fatica alcuna a terminare il compito nei tempi stabiliti? Questi ultimi, dopo qualche minuto dall'inizio del compito, arrivano veloci vicino alle nostre gambe, svento...

Io detto, tu scrivi

Nelle classi che seguono il modello Senza Zaino, è consuetudine lavorare in gruppo o in coppia e essere autonomi nelle attività proposte. Tra le tante attività che aiutano a imparare giocando c'è il "Gioco della maestra". In cosa consiste? A turno, un alunno assume il ruolo del maestro o della maestra: detta, corregge, aiuta il suo allievo. L'altro bambino scrive, guidato dalle indicazioni della maestra o del maestro temporaneo. E' un'attività che li fa sentire "grandi e responsabili", ma a detta loro "...che fatica fare la maestra!"

4 Novembre: Festa dell'Unità nazionale, Giornata delle forze armate...Giornata di Pace

Questa festa ci è servita per parlare di Pace e per apprezzarne il suo valore. Ogni giorno, con i nostri comportamenti, dobbiamo sostenere la Pace e ripudiare la violenza, riconoscere all'altro gli stessi diritti che pretendiamo per noi. "Oggi la maestra ha fatto cenno a una grande Guerra, conclusasi tanti anni fa, in cui morirono tante persone e a una Pace tanto attesa che riportò la tranquillità nel nostro Paese. Con le nostre riflessioni siamo giunti a capire che la Pace è ciò che deve accomunare tutti i popoli della Terra e noi sosterremo la Pace con le nostre azioni pure a scuola, evitando di fare del male a chiunque, anche con le parole. Per questa occasione, abbiamo colorato e ritagliato delle coccarde e siamo diventati “Sostenitori della Pace”.                                                          (Dal manuale...

Diritto a un nome

Tra i diritti dell’infanzia, quello ad avere un nome e un’identità è uno dei più importanti.  Nel nome dato al nascituro, i neo-genitori ripongono le loro attese e gli auspici per il futuro. In alcuni casi, il nome rappresenta ancora un forte legame con la memoria familiare. "A scuola abbiamo tanto parlato di diritti e, oggi, abbiamo anche realizzato dei laboratori, perché è così che ci piace imparare nella nostra classe Senza Zaino: abbiamo travato la soluzione ad alcuni indovinelli che ci parlavano di diritti; abbiamo disegnato alcuni diritti, oltre ad alcuni nostri momenti più felici; abbiamo sperimentato una nuova tecnica, molto creativa e di grande effetto, per scrivere il nostro nome; abbiamo ascoltato storie e espresso le nostre opinioni. E’ stata una giornata all’insegna della laboratorialità, ma anche della riflessione e degli apprendimenti impegnativi, quelli che tanto servono a noi bambini per diventare adulti c...